Cani umanizzati (come la penso)

 

Ciao Amici!!!

Ieri mattina, aprendo la homepage di Facebook, mi è capitato di leggere il pensiero di una ragazza all’interno di un gruppo sul concetto di “cani umanizzati”, discorso nel quale sempre più spesso ci si imbatte.

Ho pensato potesse essere spunto di riflessione, un modo per conoscere come la pensate voi che con tanto affetto, e sempre più numerosi, fate parte di The Italian Dog Blog, e quindi, chiesto il consenso all’autrice di tale concetto (che ringrazio), ho dato vita ad uno scambio di idee..

“Hai un cane se… Lo si tratta come tale. So di essere probabilmente la nota stonata ma io amo il mio cane proprio perché è un cane. Non è mio figlio ne mio fratello peloso. È un meraviglioso animale e mi piace così com’è. Mi piace il suo lato selvaggio, istintivo. Non dorme con me, non sta in casa. Vive nel SUO giardino e fa l’animale. Rincorre gli uccellini, abbaia agli intrusi ed è un compagno di giochi molto fisico. Sono già abbastanza civilizzata io anche per lui, se ho deciso di accoglierlo nella mia vita è perché volevo un pezzo di natura con me. Non se ne abbia male nessuno, è solo il mio libero e opinabile parere.”

 

Ovviamente, una volta condiviso questo messaggio sulla pagina Facebook, si sono formate due correnti di pensiero (fortunatamente nessuna rissa :D ), ed ognuno ha espresso i suoi punti di vista.. io ne sono rimasta fuori, in attesa di scrivere il mio parere qui.

In questo anno insieme avete un po’ imparato a conoscermi e, da quello che ogni giorno scrivo, e dai contenuti che rendo pubblici avrete sicuramente un po’ capito come la penso..

Per me, ed ovviamente resta una mia personale visione, un mio modo di affrontare le cose e di vivere i sentimenti, Louis è un figlio, e non sono mai riuscita a trattarlo da “cane” nel senso di “essere di razza diversa”, neanche quando sarebbe stato opportuno..

E a volte penso che sì, amarlo da cane, considerarlo tale, sarebbe stata la strada più giusta, per alcuni tratti anche la più retta.. ma, poi ci si scontra con il carattere, con le mille sfaccettature e pieghe che le nostre vite prendono eh.. la strada devia.

Quindi, per il carattere che mi ritrovo, vivo Louis (e se vogliamo potremmo allargare il discorso a tutti i rapporti.. ) senza limiti, senza paletti ne filtri, a ruota libera..

Sono anche fermamente convinta che: un cane non abbia bisogno di un giardino sterminato e di bastoni di legno o campagne per esser felice. 

L’esempio più vicino a me è proprio Louis: sì, si diverte a correre per rincorrere un ramo, sì si diverte ad annusare l’erba ma, gli si illuminano anche gli occhi quando vede un ascensore in un centro commerciale, o quando sale su un pullman di città, quando lo porto con me nella mia quotidianità che è sempre più spesso fatta di asfalto, lasciando la bellezza della campagna al solo mese di Agosto (o alle gite del weekend).

Questo per dire che, un cane è felice quando ha l’affetto di un padrone, e non in base al luogo dove vive.. credo che il concetto di “prendo il cane perché ho una casa con il giardino” sia un po’ troppo ancorato al passato.

“Prendo il cane perché ho voglia di amare ed essere amato” è un concetto che mi calza di più.. anche perché, dal pensiero precedente poi nascono oscenità come quella a cui ho assistito pochi giorni fa: annuncio su Subito.it (già cosa oscena di suo) con testo :

“Regalo cane perché cambio casa e non ho più un giardino”…

 

Altra sfaccettatura del discorso è il concetto di “umanizzare il cane” e di “andare contro natura“.

Ecco, se per “umanizzare” intendiamo: farlo vivere in mezzo alla gente, condividere la nostra quotidianità, portarlo con noi dove possibile (ovviamente con raziocinio), insegnargli regole base, e via discorrendo beh… BEN VENGA L’UMANIZZAZIONE!

Se invece, con “umanizzazione” intendiamo vestirlo con la tuta da jogging abbinata alla nostra, o la salopette … beh no! Io son d’accordo all’abbigliamento “utile” e pratico: mantella anti-pioggia, e se necessario cappotto (per evitare il passaggio dai riscaldamenti alle temperature rigide invernali o per le razze sensibili). Ovviamente, se poi i capi “utili” sono anche esteticamente carini, o che si legano al mio gusto personale rispettando la praticità, ben venga.

Quanto, invece, al concetto di “contro natura” beh, spesso mi urta.

Di che natura stiamo parlando? Della natura di cane o della Preistoria?

Perché per esempio anche le cure mediche sarebbero “contro natura” – un cane allo stato brado, se si ammala non va dal veterinario. Per esempio anche servire il cibo in ciotola è “contro natura”. O non so, il guinzaglio, è contro natura. Ma si chiama Evoluzione e, vivere civile e credo siano imprescindibili nel 2014.

Se per “natura” invece parliamo di “esigenze specifiche del cane” allora, SI, assolutamente bisogna rispettarle e tenerle ben chiare in mente (e presenti nella quotidianità) ed impegnarsi, concretamente, nel farle collimare il più possibile con le nostre.. e vi assicuro, che non è poi così difficile ;)

 

P.s: alla fine, il nostro “giardino” in cui essere felici, lo abbiamo anche a Milano, in appartamento ;) – felicissima che vi sia piaciuta la foto :D

3 Comments
  1. sono d’accordo con te su molti punti meno che sulla questione giardino…. ormai sono un paio di anni che lavoro come dog sitter e credimi ne ho visti di cani stressati. Di cani fortemente amati e voluti dai loro padroni ma “sproporzionati” per lo spazio in cui vivono e che hanno a disposizione. E’ importante che siano amati, rispettati e curati ovvio, ma rispettarli significa anche in quanto animali/membri famigliari crearli un ambiente adatto, insomma sono pur sempre animali per quanto “umanizzati” e trattati come figli, e troppo spesso tutto ciò si sottovaluta. Si accoglie un quadrupede in famiglia sottovalutando l’impegno di tempo/forze/energie che richiede, e sono pochi quelli che davvero si dedicano ad un cane senza giardino o con un misero cortiletto portandolo nei campi di sgambamento, a fare lunghe passeggiate o a giocare all’aperto socializzando son i simili. Ed il risultato sono cani stressati, sovraeccitati per ogni minimo stimolo, e pieni di vizi comportamentali. L’ambiente (fisico) in cui si vive è importante per tutti ;)

  2. ps. io non rinuncerei mai ad un cane perche non ho il giardino…ma l’assenza di quest’ultimo comporta molta più responsabilità e attenzione nei confronti dell’animale. Decisamente più più tempo ed energie. Perchè l’equilibrio psicofisico del cane è molto importante…

    Insomma io la vedo così ;)

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