Ciao Amici,

son tornata, siamo tornati: vi raccontiamo di come è andata a Roma, dell’hotel davvero pet friendly, e qualche suggerimento per vivere la Capitale con quadrupede al seguito.

Innanzitutto mi preme metter nero su bianco (anche se in versione digitale) l’emozione che questo viaggio ha portato: il primo, solo con Mathìs; se vogliamo anche il “primo” di Mathìs.. la sua prima volta in hotel e, non poteva iniziare meglio di così.

L’hotel davvero pet friendly:

 

Abbiamo soggiornato all’hotel Pulitzer di Roma, zona Eur e, anche solo l’accoglienza è spiccatamente “pet friendly”. Abbiamo subito notato un quadro, di fronte all’ascensore: il ritratto del cocker della direttrice (che purtroppo non abbiamo potuto incontrare, ma che solitamente accoglie i clienti).

 

 

 

 

La stanza, spaziosa in ogni suo dettaglio, era munita di una cuccia (che Mathìs ha amato) ciotole e tappetino ma… soprattutto una terrazza bellissima! Vi dico solo (se vi siete persi le stories che trovate comunque salvate su Instagram) che era così grande da consentire dei bei lanci pallina e corse annesse.

La coccola in più? Vi è la possibilità di riservare, ad uso esclusivo, per due ore una terrazza con jacuzzi.

La colazione, abbondante e variegata, è servita in una sala e…non è banale, i quadrupedi possono accedervi con il loro padrone.

Insomma, il cane è palesemente benvisto, accolto, coccolato.

Roma è dog friendly?

Roma, la città eterna, dalle incredibili distanze ed proverbialmente i mezzi pubblici non sono proprio “svizzeri” ma, ma…

Abbiamo preso la metropolitana (vicinissima all’Hotel e non è così banale a Roma), e siamo arrivati al Colosseo. Se le temperature fossero state per esempio quelle di Settembre o di Maggio, la passeggiata per visitare gran parte dei punti nevralgici di Roma (Fontana di Trevi, Pantheon, Altare della Patria, Piazza Navona)è lunghetta ma piacevole, anche per il quadrupede.

Nel nostro caso, l’abbiamo fatta, ma il giorno dopo abbiamo bissato prendendo l’auto (e si spera nessuna ztl XD ma questo lo sapremo tra qualche settimana).

In ogni, e dico in ogni, bar o ristorante ci hanno sempre dato l’acqua per Mathìs, spesso senza neanche chiederla.

Lato emotivo:

Va beh, se mi conoscete un po’ sapete che il coefficiente emotivo per me è sempre abbastanza alto ma… Roma, con Mathìs è stato un tuffo profondissimo in un mare di ricordi. Ricordo, e tanti di voi con mio rinnovato stupore, ogni singola foto scattata a Louis nella Capitale. Insomma, son contenta che il primo “vero viaggio” di Mathìs sia stato in un luogo che, avevo visto tantissime volte ma che non  mi aveva mai emozionato tanto quanto averlo visitato attraverso gli occhi di Louis.

 

 

Bella Roma, ne vale, sempre, la pena. E se si viene coccolati come all’Hotel Pulitzer, ne vale la pena due volte.