Il cane in Parafarmacia può entrare!

In tanti ieri mi avete contattata chiedendomi di trattare l’argomento dei negozi che vietano l’accesso ai cani. Questo è un discorso molto ampio, e che, specialmente quando sono al sud, colpisce la mia attenzione (rovinandomi l’umore).
Da quando abito a Milano, ancor prima di avere Louis ed entrare quindi nella categoria “padrone di un cane”, mi è subito  balzato agli occhi l’attenzione, il rispetto, e l’apertura mentale che in questa città si ha verso i cani: lo si vede in tutti le aree verdi della città (che spesso dedicano loro un’area apposita e recintata dove possono star liberi), nel numero di persone che passeggiano con un amico al guinzaglio, nei locali dove è consentito loro l’accesso (praticamente -quasi- tutti) e in tante piccole cose.
Quindi, devo essere sincera, non avrei mai pensato di vivere la scena che sto per descrivervi, proprio qui, a Milano.
Ero in un Centro Commerciale, subito fuori la città.. uno di quelli bellissimi, con negozi a perdita d’occhio. Non ci ero mai stata, quindi forse anche per la gioia di vedere un posto nuovo non ho badato all’ingresso, su quelle enormi porte automatiche, proprio accanto al simbolo di “vietato fumare”, il “vietato cani” (come se poi portar un cane può essere nocivo al prossimo come il fumo passivo -.-).
Va beh, quindi, entrando, tra l’altro, ho subito notato, tra i vari carrelli, la gente che correva scalmanata e felice dello shopping appena fatto e bambini con appositi carrelli-passeggini, anche qualcuno che, come me, era lì con il suo amico a quattro zampe.
Quindi un po’ per distrazione, un po’ perchè a Milano non te lo aspetti, ho continuato la mia passeggiata con Louis tra i negozi (sottolineo, non nel supermercato).
Passeggiando, sono entrata, anzi siamo entrati (io e Louis) nella Parafarmacia. Qui, mentre cercavo tra i banchi quello che mi occorreva, ho intravisto la Commessa che si allontanava dalla cassa e andava dal vigilante, rivolgendomi lo sguardo.
Premetto che, come in ogni negozio dove porto Louis, il guinzaglio era cortissimo e che quindi non aveva quasi nessuna libertà di movimento. Nel giro di un minuto il vigilante, lasciava la sua postazione (che era quella di accertarsi che nessuno rubasse nulla all’uscita) per venire da me ad intimarmi di uscire. Con tono serio mi diceva “Signora, noi chiudiamo un’occhio per i cani all’interno della galleria ma LEI LO PORTA ADDIRITTURA NELLA FARMACIA!”.
Allibita per questa frase, per la gente che comunque guardava me allontanata dalla sicurezza come chissà che illecito avessi commesso, ho replicato “Scusi, ma il cane entra in tutte le Farmacie”.
Tralasciando la poca correttezza della commessa che avrebbe potuto dirlo a me invece di “scomodare” la vigilanza, io davvero non ne ho compreso il senso: i prodotti esposti nella parafarmacia, sono tutti iper-sigillati, non vi è divieto d’accesso ai cani nelle farmacie e, in particolare, Louis non stava facendo nulla di male.
Sarà stata forse la “fobia” della commessa?
E, allargando il discorso, perché “dovrebbe essere” vietato l’ingresso ai cani nelle gallerie dei centri commerciali?!

Questa foto é stata scattata all’ingresso di una delle farmacie più antiche di Milano dove Louis è accolto davvero a braccia aperte! 
Eppure.. I farmaci esposti sono gli stessi della parafarmacia :-) 
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