Buongiorno Gente.

Oggi voglio ringraziare pubblicamente tutti quanti voi per l’affetto e l’attenzione dimostrataci ieri per l’episodio “morso”. Ce la siamo cavata con uno spavento e nessun danno… ma i vostri messaggi ci hanno riempito il cuore :D

Il post di oggi lo dedico ai “cockeristi-professionisti”, a chi ha un cocker da tanti anni, a chi della passione per questa razza ne ha fatto un mestiere (oltre che uno stile di vita)… ma in realtà le mie parole sono rivolte un po’ a tutti, a chiunque ha la fortuna ed il privilegio di avere un amico a quattrozampe di cui prendersi cura, ogni giorno.

In particolar modo in questo periodo, da quando ho creato questo spazio ed iniziato a diffondere le foto del mio Louis, ho avuto modo di confrontarmi con quelli che prima ho definito
“cockeristi-professionisti”: persone che stimo profondamente, un po’ perché con loro condivido la passione per questa splendida razza, ed un po’ perché sono animati da uno spirito d’amicizia, un supportarsi l’un l’altro scambiandosi consigli specifici sul cocker che davvero mi ha colpito.

Avendo letto dei libri specifici sui Cocker, nei primi giorni di convivenza con Louis, avevo visto che attorno a questi esserini un po’ buffi, con queste orecchie lunghe, c’era un mondo, di expò, di canoni fisici da rispettare per esser definito “bello”, di preparazioni giornaliere ed attenzioni nella cura estetica ed ho pensato, banalmente: un po’ come Miss Italia, o i concorsi di bellezza, dove devi esser carina, ed avere determinate misure per superarli.

Forse un po’ per la vita che faccio, forse per la mia mentalità ristretta e mai incline a questo tipo di concorsi (sia che i concorrenti abbiano 2 o 4 “zampe”), è sempre stato un ambito (quello delle expò canine) che non mi ha mai particolarmente affascinato e al quale non mi sono mai voluta affacciare.
Poi sono subentrati i miei errori nell’educarlo, nell’impormi, e la sua dominanza… Nel momento in cui, il mio circolare per casa dipendeva dall’indossare scarponcini da trekking (anche ad agosto) per la paura dei suoi morsi, capirete che l’ultimissimo dei miei pensieri era quello di prendere una spazzola per rendergli il pelo più liscio e districargli i nodi (sarebbe finita come nei film di Dario Argento :D).

Fortunatamente gran parte dei problemi comportamentali di Louis (o forse è più corretto dire “nostri problemi”) è rientrata.. ma continuo a non spazzolarlo: da qui deriva il pelo che vedete nelle foto e che ovviamente poco ha a che fare con il “manto da cocker”.

Un po’ in applicazione del detto “ogni scarrafone è bello a mamma sua”, io lo trovo splendido, originale, insostituibile..con quei capelli (che per un cocker sono osceni) così ricci e folti… con quel pelo così poco sagomato sul dorso da farlo sembrare “ciccione e goffo” e più simile ad una pecora che ad un cane elegante come dovrebbe essere il Cocker, con quelle orecchie spesse come Costolette alla Milanese, con quelle zampe degne del miglior paio di Moon Boot…

Chiedo venia a chi storce il naso guardando come “ho ridotto” il mio cocker… ma giuro, che non gli dedico meno attenzioni, che non me ne lavo le mani, mai, nessun giorno della mia vita.

E ringrazio tutti quelli che lo trovano bello..il cuore di “mamma” che è in me ne va fiera… perché credo fermamente, che nessun cane sia brutto perché,  il solo fatto di aver quattro zampe ed una coda, spesso, li renda migliori di tanti “homo sapiens”.

Hi folks! Hello people .

TIDB